Durante la prima guerra  mondiale non ebbe occasione di partecipare ad azioni d'ingaggio con il nemico. Nel  settembre 1923 fu impiegata in azione contro l'isola di Corfù a causa della  crisi italo - ellenica a seguito dall'eccidio di ufficiali delegati italiani a  Jamina. Ricostruita al 60% dal 1933 al 1937: venne aggiornato l'armamento,  aumentati il dislocamento, la potenza dell'apparato motore e la velocità.
      Nel  1933 fu trasferita dalla Spezia ai Cantieri del Tirreno di Genova per essere  sottoposta ad importanti lavori di trasformazione che terminarono nel 1937. Il  3 giugno dello stesso anno l'unità raggiunse Taranto e qui stanziò sino al 10  giugno del 1940.  
      Fu incorporata nella 5ª  Divisione imbarcando l'Ammiraglio di Squadra Inigo Campioni. Il 9 luglio 1940  partecipò alla battaglia di Punta Stilo dove venne colpita da una  granata da 381 sparata  della nave inglese Warspite.  L'equipaggio in quella occasione si comportò valorosamente, tanto che la bandiera di combattimento dell'Unità fu decorata di Medaglia d'Argento al Valor Militare.
      Il 26 novembre 1940 partecipò alla battaglia di Capo Teulada.
      Il 16 dicembre 1941 partecipò alla prima battaglia della Sirte.
      L'11 settembre 1943 salpò da Pola per Malta con scalo a Taranto.
      Rimase a Malta sino alla fine della guerra.
      Il 15 dicembre 1949 venne radiata dai quadri del naviglio militare per essere  ceduta all'Unione Sovietica con la sigla Z-11 prendendo il nome di "Novorossisk"
      Il 29 ottobre 1955 affondò nel porto di Sebastopoli, ufficialmente a causa  dell'esplosione di una mina da fondo lasciatavi dai tedeschi in ritirata.
Tra le vaarie ipotesi che allora furono formulate,  molto si scrisse e parlò a  proposito di un sabotaggio compiuto da  parte di incursori italiani. Per saperne di più:                         "clicca quì"
                      
 
      L'altra unità gemella Conte di Cavour venne ricostruita nel periodo 1933-1937 mantenedo solo in parte la configurazione originale potenziando in particolare l'apparato motore che aumentò ai 93.000 HP permettendogli di arrivare ad una velocità di 28 nodi.  Il  1° giugno 1937, rientrò a Taranto in servizio attivo.Partecipò alla battaglia di Punta Stilo. Nella notte tra 11 e il 12 novembre del 1940 fu parzialmente affondata nel porto di Taranto durante l'attacco alla base navale di Taranto. I lavori di recupero durano sino alla fine del 1941 quando fu rimorchiata a Trieste per essere sottoposta a lavori. Non rientrò mai più in servizio. Fu definitivamente radiata il 27 febbraio 1947. 
      
    
Motto Doria:
 
    Caesar Adest
  
    (Cesare è qui)
Motto Duilio: 
        Nomen  Numen
        (questo nome significa forza)

Classe Corazzate:
          Giulio CESARE
        Conte CAVOUR
          Impostata: 
          24 giugno 1910
          Varata: 
15 ottobre 1911
Entrata in servizio:
          14 maggio 1914
          Ricostruita:
1933-1937
Radiata:
15 dicembre1949
Dislocamento:
Standard 28.800T
Pieno Carico 29.100 T
Lunghezza:
f.t.186,4 mt 
p.p.168,9 
Larghezza:
28 mt
Immersione:
10,4 mt
Propulsione:
2 turbine a vapore 
8 caldaie
pot. 93.000 Hp
2 eliche
Velocità:
28 Nodi
Autonomia:
3.100 miglia a 20 nodi
Totale combustibile:
Nafta 2.500 T
Equipaggio:
31 Ufficiali
969 Sottuff. Sc eCom.
Armamento:
10 pezzi 320/44 mm 
12 pezzi  120/50 mm 
8 pezzi da 100/47mm
8 pezzi da 37/54 mm 
12 pezzi  20/65 mm
Corazzatura:
 verticale 250 mm 
orizzontale135 mm
artiglieria 280 mm
torrione 260 mm
