

NASCITA DELLE FORZE SPECIALI DELLA REGIA MARINA
Benchè la Regia Marina iniziasse a sperimentare le motosiluranti fin dal 1906 , fu solo dopo l'entratadell'Italia nella Grande Guerra nel maggio 1915 che ne fu accelerato lo sviluppo. La prima imbarcazione fu ordinata nell'aprile del 1915 ed entrò subito in produzione da parte dell'azienda veneziana SVAN (Società Veneziana Automobili Nautiche), cosi fu battezzata "Motobarca Armata SVAN" A seguito della produzione in serie anche da parte dell'Isotta Fraschini e della Fiat, fu nominato "motoscafo armato silurante" o Mas. (Questa sigla fu utilizzata anche per motoscafo antisommergibile", un ruolo ricoperto in alcuni casi da queste iimbarcazioni). L'idea di una motosilurante non solo comportava un notevole cambiamento della dottrina navale italiana, maportò anche allo sviluppo di altri mezzi
speciali, tra cui i "barchini saltatori", particolarmente progettati per superare le ostruzioni marittime con un ingegnoso sistema di cingoli e rampini , e la" mignatta", ossia la "torpedine semovente", primo tentativo di utilizzare un mezzo d'assalto subacqueo con eqipaggio.

Un'altra missione di notevole importanza , benchè compiuta al momento della resa austro-ungarica, dopo che la flotta era stata consegnata alla neo costituita Jugoslavia, fu affonadamento della corazzata Viribus Uniti nel porto di Polail 1° novembre 1918, da parte della "mignatta" del capitano del Genio Navale Raffaele Rossetti e del Tenete medico Raffaele Paolucci, che condussero il mezzo "in affondamento" immergendosi poi sotto l'unità nemica per piazzare la carica che ne provocò l'affondamento.
La trasformazione del contesto strategico avvenuta nel Mediterraneo dopo il 1918 portò ad una pausa nello sviluppo dei mezzi di assalto; la Regia Marina mirava a diventare una forza "d'alto mare", guardando al di là dell'Adriatico, all'intero Mediterraneo e, di fatto, agli oceani. Fu solo nel 1935-1936, quando la crisi innescata dalla guerra dell'Italia contro l'Abissinia (Etiopia) portò a un duello diplomatico con la Gran Bretagna, che l'intera concezione dei mezzzi di assalto riprese vita. Nel 1935, i tecnici della marina Capitani del Genio Navale Teseo Tesei ed Elio Toschi cominciarono a lavorare sul prototipo di un nuovo siluro con equipaggio, in pratica un evoluzione della "mignatta", che fu provato nel porto di La Spezia nel novembre 1935 e nel gennaio 1936. Anche se questi espirenti non furono soddisfacenti, nell'aprile 1936 la Regia Marina chiese la costruzione di altri quattro esemplari e in maggio furono compiuti nuovi test . La fine della guerra italo-abissina quello stesso mese fece fermare il progetto dei siluri con equipaggio ma non le prove delle imbarcazioni d'assalto in superficie.
      Nel 1935 l'Ammiraglio Aimone di Savoia duca di Aosta assieme al fratello (uff. Aeronautica) svilupparono l'idea del "barchino esplosivo " trasportato nei pressi dell'obiettivo da attaccare da idrovolanti S.M. 55. (vai alla pagina dedicata). I primi due prototipi furono sperimentati nel 1936, quando era già stata costituita in embrione una futura forza d'assalto leggera della marina. il 15 sembre 1935, la 1° flottiglia MAS aveva ufficialmente in forza un gruppo di uomini nella base di La Speziaincaricati dello studio e sviluppo dei mezzi speciali e dell'addestramentoal loro impiego. Quest'ultimo iniziò ache nelle Basi di Porto Santo Stefano e Bocca al Serchio e, pur essendo stato fermato nell'estate del 1936, con il personale rimandato ai propri reparti e il nucleo sciolto, studi e sviluppi non furono abbandonati. Nel giugno del 1937 lo stato maggiore della Regia Marina prese nalmente sul serio il progetto e il 28 settembre 1938 ordino la creazione, nell°ambito della 1 Flottiglia MAS alla Spezia,  di un distaccamento di ricerca e sviluppo) uffcialmente denominato nel 1939"Sezione armi speciali".  Il distaccamento disponeva solo di 21 uffciali (compreso Toschi e Tesei) , alla Spezia, piu altri 7 in una base a Bocca di Serchio e altri 6 per equipaggiare i motoscafi di assalto. Solo 7 di queste inbarcazioni furono disponibili, insieme con 11 "siluri a lenta corsa" . Il 6 luglio 1939 lo stato maggiore stabilì i compiti della 1° Flottiglia MAS; nonostatnte un rapporto del suo comandante in cui lamentava la mancanza di personale e mezzi, fu incoraggiatodal livello dell'addestramento raggiunto.
  Il 24 febbrio 1940, meno di quattro mesi prima dell'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale il 10 giugno, il comando della 1° flottiglia Mas e della Sezione Armi Speciali fu assunta dal C.F. Mario Giorgini. Il 10 agosto fu emanato il 1° ordine operativo che portò alla prima(arbortita) missione contro il porto di Alessandria. Altre due missioni in settembre contro Alessandria e Gibilterra e una in ottobre contro Gibilterra, furono tutte insuccessi e durante l'ultima Giorgini fu catturato.
LA NUOVA FLOTTIGLIA
Il gennaio 1941il C.F. Vittorio Moccagatta, che si era dedicato allo sviluppo dei mezzi di assalto nell'Egeo, assunse il comando della sezione armi specialie, il 15 marzo, qusta costituì la nuova 10° Flottiglia Mas ( in realtà, un nome di copertura) nell'ambito di una più ampia riorganizzazione delle forze d'assalto navali. La flottiglia fu organizzata con comando, compreso un ufficio pianificazione e una sezione studi, e con la nuova sezione armi alle dirette dipendenze; aveva due reparti, uno doveva gestire i mezzi di assalto di superfcie e la scuole d'addestramento, al comando del C.C. Giorgio Giobbe , e l'altro doveva occuparsi dei "maiali", al comando del C.C. Junio Valerio Borghese, comandante anche del sommergibile Scirè. La flottiglia comprendeva un centro di addestramento per sommozzatori al comando del T.V. Angelo Belloni, che ne aveva personalmente inventato gran parte dell'equipaggiamento. In seguito alla morte del C.F. Moccagatta il 26 luglio 1941, assunse il comando del reparto il C.F. Ernesto Sforza finchè non fu sostituito da Borghese il 1° maggio 1943. Anche il comandante Giobbe sarebbe caduto, venendo sostituito dal C.C,Todaro, che in seguito morì anche lui in combattimento. Dopo un ulteriore rioganizzazione, nel settembre 1941 la struttura 10° flottiglia Mas era la Seguente:
  
       Comando( La Spezia) C.F. Ernesto Sforza
    - Ufficio Operazioni e Addestramento
    - Comandante dettaglio (logistica)
    - Servizio Genio Navale
    - Servizio Sanitario
  
    
       Naviglio subacqueo: C.C. Borghese
    - basi Bocca al Serchio e alla Spezia;: C.C. Ernesto Notari;
    - Operazioni e Addestramento: C.C. J Valerio Borghese;
    - Scuola Sommozzatori (livorno) T.V. Eugenio Woll;
    - Unita operanti: T.V. Mario Arillo (comprendente naviglio di superficie e sommergibili avvicinatori, al comando di Borghese e Arillo);
    - Studi e materiali T.V. Angelo Belloni;
  -Gruppo Operativo "Gamma" (sommozzatori);
  -Gruppo operativo SLC (siluri a lenta corsa con equipaggio).
       Naviglio di superficie: C.C. Salvatore Todaro
  -Squadriglia MTM,MTSM; MTL. (mezzi di assalto di superficie;  
  - Servizio Tecnico.
  
  La base principale della flottiglia era La Spezia, finchè non fu spostata nella vicina località del Muggiano il 3 settembre 1942. I mezzi di superficie, soprattutto i barchini esplosivi, utilizzaronoper l'addestramento il porto di La Spezia, mentrela base di Bocca a Serchio, sulla foce dll'omonimo fiume in Toscana, fu udata daglim equipaggi dei "maiali". La scuola sommozzatori fu costituita presso l?Accademia Navale di Livorno il 1° settembre 1940 al comando del T.V. Eugenio Wolk, con il supporto tecnico del T.V. Angelo Belloni. questi addestrò sia gli equipaggi dei siluri a lenta corsa sia i nuotatori di assalto "Gamma";qui si addestrò anche il reparto "N" del reggimento di fanteria di marina "San Marco" fino all'inizio del 1942, quando si spostò a Tarquinia per addestrarsi insieme ai paracadutisti del reparto "P". Nel 1941 sarebbe stata costituita in Sicilia una base avanzata e durante la guerra sarebbero state utilizzate numerose basi improvvisate , tra cui, e quasi sempre in maniera rocambolesca, le navi cisterna italiane Fulgor e Olterra, internate nei porti neutrali spagnoli di Cadice e Algeciras.Queste furono utilizzate clansestinamente dai sommozzatori e dagli equipaggi degli SLC per attacchi a Gibilterra, grazie anche a modifica apportate all'Olterra per permettere l'accesso in immersione ai locali tecnici di servizio per i mezzi di assalto subacquei.
  Vale la pena di osservare che fino al 6 febbraio 1942 le forze di assalto (sia facenti parte della 1° e in seguito10° Flottiglia)
LA MIGNATTA di ROSSETTI
La mignatta di Rossetti era invece qualcosa di più; un siluro di otto metri di lunghezza e 60 centimetri di diametro, motorizzato ad aria compressa e pilotabile in superficie da due operatori. La mignatta trasportava sulla sua estremità due cariche esplosive, sganciabili in modo da poterle fissare alla chiglia della nave bersaglio per mezzo di un elettromagnete ad accumulatori.